Giugno ha mantenuto il trend in rialzo di questo primo semestre e ha registrato un aumento del 60,2% delle importazioni di vini e spumanti nel mese rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020. Con il risultato, il primo semestre registra un incremento del 38,9% nel volume di vini e spumanti importati.
Nei valori, misurati come dollaro/FOB, l’incremento è stato del 60,9% nel mese e del 44,4% nel semestre, sempre confrontandosi con lo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora una volta i vini alzano i numeri del mercato. A giugno l’import di vino è cresciuto del 61,8% in volume, con 1,8 milioni di casse da 12 bottiglie. In valore, l’aumento è stato del 63,6% in dollaro, con 47 milioni di dollari.
Gli champagne hanno avuto un aumento in volume del 103,7% nel mese, ma la percentuale di crescita è più impressionante dei numeri assoluti: si contavano 3,6 milioni di casse da 12 bottiglie a giugno 2021, contro 1,8 milioni nello stesso periodo dello scorso anno. Negli spumanti d’importazione la riduzione è stata del 3%, con 29,4 milioni di cartoni.
Quale sono le ragioni per questa impressionante crescita?
Ci sono diverse ragioni per questa impressionante crescita dei vini importati nel mercato brasiliano:
- Il primo è un piccolo apprezzamento del real contro il dollaro, che incoraggia l’importatore a nazionalizzare i propri prodotti. Il dolar ha chiuso il mese di giugno con una media di RS 5,031. A maggio, con il dollaro a RS 5,290, c’era stata una mossa simile. Ad aprile, ad esempio, la valuta americana era in media R$ 5,562.
- Il secondo fattore è che il forte aumento delle importazioni è avvenuto nella seconda metà del 2020, dopo la quarantena di marzo. Nella prima metà dello scorso anno è stato il vino nazionale a dare il via al boom ad aprile. In altre parole, quando analizziamo i vini d’importazione, sappiamo che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, la nostra base di confronto è ancora piccola. Si prevede che nei prossimi mesi questa crescita non sarà così significativa in proporzione, ma continuerà a crescere. Normalmente, la prima metà rappresenta poco più del 40% delle importazioni totali di vino dell’anno. Ma nel 2020 questa percentuale era del 35%, con il forte delle importazioni dopo luglio.
Un 2021 che mette la Francia al terzo posto nell’export delle bollicine
Anche così, i volumi per il 2021 sono superiori a quelli per il 2019, l’ultimo anno prima della pandemia, indicando che siamo in una nuova base di consumo.
In questo primo semestre, il valore medio del cartone di 12 bottiglie FOB è stato di 26,8 dollari, con un aumento del 3,8% nello stesso periodo del 2020. Negli spumanti, la Spagna continua ad essere la principale origine di questo stile di vino, con un alto 10,3% in volume e 13,6% in valore. Al secondo posto l’Italia, con un calo dello 0,3% in volume e un aumento del 10,3% in valore. E, in terza, la Francia, con un calo rispettivamente del 50,2% e del 44,1%.
Nei vini fermi, il Cile continua a primeggiare, con un aumento del 39,4% in volume e del 45,7% in valore questo semestre, che rappresenta una quota del 47,3% del mercato totale, in volume di bottiglie. In valore, la quota cilena è del 42,1%.
Al secondo posto il Portogallo, con un incremento del 39,7%, in volume, e del 43,2%, in valore. Il Paese europeo rappresenta il 16,5% delle bottiglie importate in Brasile e il 16,4% del valore.
In terza segue l’Argentina, con un incremento del 63,9% delle importazioni in volume e del 58,5% in valore. Ciò conferisce al paese confinante una quota di mercato del 15,7%, in volume; e 16,1% in valore.
Nei valori del cartone da 12 bottiglie si registra una crescita in tutte le fasce di prezzo nel semestre.
- Cartoni da 12 bottiglie con prezzo fino a US$ 18,99 aumento massimo del 47,8%;
- Cartoni da 12 bottiglie con prezzo tra US$ 19 e US$ 24,99 è aumentato del 10,2%;
- Cartoni da 12 bottiglie con prezzo da US$ 25 a US$ 34,99 è aumentato del 87,6%;
- Cartoni da 12 bottiglie con prezzo da US$ 150 a US$ 199,99 è aumentato del 89,9%.
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fonte: Ideal Consulting – https://idealbi.com.br/